Arval ha istituito da diverso tempo un “Osservatorio sulla mobilità aziendale”. Quali sono le evidenze più significative emerse nell’ultimo anno?
Arval Mobility Observatory è l’osservatorio sulla mobilità di Arval, ampiamente riconosciuto come uno dei think tank più autorevoli nel settore delle flotte aziendali e della mobilità.
Una delle ultime ricerche pubblicate è l’edizione 2023 del Barometro delle Flotte Aziendali, l’indagine che analizza e prevede le tendenze nel mondo della mobilità, condotta in collaborazione con Ipsos, che ha intervistato decision makers di 8.622 aziende di 30 Paesi europei ed extra-europei, di cui 300 in Italia.
Alcune evidenze significative che emergono dal Barometro confermano che le flotte aziendali continuano il loro sviluppo, nonostante persistano elementi di instabilità nel settore (dalla pandemia e la chip shortage si è passati alla crisi dell’energia e delle materie prime, alle difficoltà nella logistica, ad esempio)
Tra le sfide più importanti che le aziende dichiarano di dover affrontare, ci sono i processi di transizione energetica e le iniziative per migliorare la sicurezza dei driver.
Per quanto riguarda la transizione energetica, l’adozione di veicoli elettrificati sta accelerando: il 61% delle aziende intervistate utilizza già almeno una tecnologia alternativa (valore che sale all’82% se si osserva l’orizzonte temporale dei tre anni), contro il 42% dello scorso anno.
In tema di sicurezza dei driver, cresce l’attenzione verso la connettività, cui fanno ricorso 4 aziende su 10 (+10 punti rispetto allo scorso anno). Tra le principali motivazioni all’utilizzo dei veicoli connessi vi è la volontà di migliorare la sicurezza e i comportamenti dei driver (per il 26% delle aziende intervistate), oltre al miglioramento dell’efficienza operativa (35%) e alla possibilità di localizzare i veicoli (42%)
Molti clienti di Arval stanno integrando nelle loro flotte auto elettriche. Le difficoltà di ricarica e il prezzo di acquisto rimangono ancora le barriere più significative all’adozione di veicoli elettrici?
L’adozione di veicoli elettrificati sta accelerando: in linea con la tendenza europea, l’implementazione di tecnologie alternative è in continuo aumento tra le aziende italiane, come rilevato anche dal Barometro 2023. Le aspettative su un’effettiva transizione sono evidenti anche nel mix di alimentazioni atteso nel prossimo futuro: le aziende prevedono che, entro i prossimi tre anni, un’automobile su cinque e un veicolo commerciale su sei saranno 100% elettrici.
Difficoltà di ricarica e prezzo di acquisto sono barriere sempre meno significative per l’adozione di veicoli elettrici. I punti di ricarica pubblica in Italia sono sempre più numerosi e diffusi in modo capillare non solo nelle aree urbane ma anche lungo la rete autostradale, grazie agli investimenti fatti in questa direzione sul territorio nazionale da diversi provider.
Sempre in relazione al tema delle infrastrutture di ricarica, il 22% delle aziende intervistate hanno già dei punti di ricarica presso la sede e il 20% sta pianificandone l’installazione entro i prossimi 12 mesi.
Per quanto riguarda i veicoli elettrici, sono sempre più numerosi i modelli disponibili, in tutti i segmenti. L’ingresso di nuovi brand cinesi nel mercato europeo amplia ulteriormente l’offerta e può essere per le aziende una alternativa in grado di arricchire il ventaglio di soluzioni disponibili.
Il piano strategico Arval Beyond prevede il raggiungimento di 700.000 veicoli elettrificati nella flotta globale Arval entro il 2025. Come vi state muovendo per raggiungere questo obiettivo?
Il piano Arval Beyond ha ormai superato la metà del percorso iniziato nel 2020. Il bilancio è al momento positivo: al 30 giugno 2023, a livello globale si erano già raggiunti 366.000 veicoli elettrificati, di cui 126.000 elettrici. Anche in Italia i numeri sono incoraggianti: a fine 2022 contavamo circa 45.000 veicoli elettrificati in flotta che, al 30 giugno 2023, sono cresciuti di oltre il 15%.
Per il raggiungimento di questi traguardi è fondamentale lavorare a fianco dei nostri clienti per guidare il più possibile la transizione energetica. In questo la consulenza riveste un ruolo prioritario: ogni processo di transizione energetica che un’azienda vuole portare avanti deve partire da un’analisi approfondita della flotta esistente per capire quali veicoli elettrificati poter introdurre in base all’utilizzo di ogni singolo mezzo e prestando attenzione costante al Total Cost of Mobility.
Oltre alle attività di consulenza attraverso il nostro Team di consulenza strategica, stiamo sviluppando prodotti e servizi utili ad agevolare il ricorso alla mobilità elettrificata da parte dei nostri clienti. I servizi di energy card vanno in questa direzione, semplificando la user experience di tutti coloro che, per le proprie necessità di spostamento, scelgono un’opzione sostenibile
Circa un anno fa avete lanciato ARVAL DRIVING REWARDS, un prodotto di mobilità che permette al cliente di risparmiare sul canone di noleggio e contribuire, con il proprio stile di guida, alla tutela dell’ambiente. I risultati sono quelli sperati?
Arval Driving Rewards è l’innovativo prodotto nato per incentivare una guida più sicura ed eco-consapevole da parte dei driver.
Sulla base di alcuni parametri, a ogni driver vengono assegnati due punteggi, uno “Score Guida Sicura” e uno “Score Eco”. I driver più virtuosi, ossia quelli che raggiungono le soglie di eccellenza dei due parametri, sono ricompensati con un “Reward Guida Sicura”, che prevede un bonus fino a 120 euro all’anno sul canone di noleggio, o con un “Reward Guida Eco”, cioè un’azione concreta da parte di Arval Italia a supporto di un progetto di tutela ambientale volto a ripristinare un ecosistema degradato e favorire la biodiversità.
A poco più di un anno dal lancio, i primi risultati osservati sono incoraggianti.
Oltre a premiare i driver più virtuosi, Arval Driving Rewards contribuisce a migliorare lo stile di guida grazie a una serie di consigli e informazioni utili che Arval condivide con i driver. Abbiamo ad esempio osservato che i driver che partecipano ad Arval Driving Rewards hanno registrato quest’anno una minore incidentalità rispetto alla media registrata dai driver dello stesso segmento.
Anche l’adozione di tecniche di tecniche di guida maggiormente responsabili ha effetti positivi, sia in termini di riduzione delle emissioni, sia in termini di riduzione dei consumi, a beneficio dell’ambiente e del driver stesso.